59 research outputs found

    Archivio storico della provincia di Salerno. A.1, n.1/4(1921)

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    A.1,n.1(1921): Arnone N., Origine e avvenire della Società di Storia Patria per la Provincia di Salerno, P.3-6 ; Bilotti P.E., I doveri della nostra Società di Storia, P.7-28; Sinno A., Determinazione della sede della Scuola Medica di Salerno, P.29-61; Mazziotti M., L'insurrezione salernitana nel 1860 (parte I), P.62-70; De Angelis M., Lucerna fittile salernitana del III-IV secolo, P.71-73; Carucci C., Gli Ebrei in Salerno nei secoli 11. e 12., P.74-79; Martini E. M., Intorno a Pietro Capuano cardinale scrittore (sec. 12. e 13.) (parte 1.), P.80-90; Carucci P., La grotta dell'Angelo di Pertosa e la sua completa esplorazione speleologica, P.91-105; Torraca F., Per Giacinto Romano. Discorso commemorativo, P.106-117. -A.1,n.2/3(1921): Mazziotti M., L'insurrezione salernitana nel 1860 (parte II e ultima), P. 121-144; Solimena G., Origini, armi feudali e Giuspatronati dei Solimena di Salerno, P.145-151; Carucci C., L'ultimo cancelliere normanno: Matteo d'Aiello salernitano, P.152-186; Arnone N., Matteo Ripa e l'Istituto Orientale di Napoli, P.187-210; Sinno A., Diplomi di laurea dell'Almo Collegio Salernitano, P. 211-251; Martini E. M., Intorno a Pietro Capuano cardinale scrittore (sec. 12.e 13.) (parte 2.) P.252-257; Conforti R., Un patriottico articolo di . . ., P. 258-265; D'Alessio G., Un'epigrafe funeraria in Nocera Inferiore, P. 266-267; De Crescenzo A., Un'urna discoperta ed un sarcofago da scoprire, P. 267-269. -A.1,n.4(1921): Mazziotti M., La rivoluzione del 1820 in Provincia di Salerno (parte 1.), P.273-294; Martini E. M., Intorno a Pietro Capuano cardinale scrittore (sec. 12.-13.) (parte 3. ed ultima), P.295-311; Ravello (trad. di M. Zoccoletti), P.312-334 ; Carucci C., Le preoccupazioni di Carlo d'Angiò per Salerno dopo la battaglia di Tagliacozzo in tre documenti del tempo, P.335-339; De Crescenzo A., Il sepolcro dei due Romualdo, P.339-342; Salerno nella poesia inglese (R. Browning, C. Pearce Cranch, J.E. Reade), P.342- 348

    Secondo Protocollo di Implementazione Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2

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    Questo documento è da intendersi come protocollo di implementazione delle attività nel corso della attuale fase dell’emergenza pandemica e, con lo “Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione”, le Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 e il Protocollo di implementazione MAB (Musei Archivi Biblioteche) dell’INAF, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2, dei quali costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale, e sostituisce integralmente il “Protocollo di Implementazione Fase 2, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2” adottato con nota Circolare del Direttore Generale del 15 maggio 2020, numero 2482. Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Agosto 2020 non si concretano in una totale “ripresa” delle attività di ricerca, ma semplicemente in un “ampliamento”, peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse. È quindi necessario, in questa “Fase”, adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attività lavorative nella massima sicurezza. Pertanto, il Direttore Generale, d'intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche all’aggiornamento del “processo di implementazione” delle attività di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova “Fase”, nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9). Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari aggiornamenti dei provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle Autorità Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiarità delle singole Strutture della specificità dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative. Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, e nell’ottica della tutela della pubblica sicurezza, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo, e dovranno essere immediatamente applicate eventuali, future e più restrittive disposizioni governative Regionali e/o locali. Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente. I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico

    Protocollo per l’aggiornamento delle Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/Covid-19 nelle Strutture di Ricerca e nella Sede della Amministrazione Centrale dello Istituto Nazionale di Astrofisica.

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    Il documento è da intendersi come protocollo per l’aggiornamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, anche in considerazione dell’emanazione dei nuovi provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministero della Salute, di circolari e “comunicazioni” di Ministeri e Autorità competenti, e della legislazione vigente in materia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, e contiene linee guida per la revisione e l’aggiornamento dei “Protocolli di sicurezza” adottati a livello locale dalle Strutture di Ricerca e dalla sede della Amministrazione Centrale, tenuto conto della situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire e ridurre il rischio di contagio. Il documento tiene conto delle nuove disposizioni normative e, in particolare, del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, siglato il 30 giugno 2022 e ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative e linee guida aggiornate per garantire l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19, applicando tutte le misure necessarie allo svolgimento delle attività lavorative nella massima sicurezza, tenendo in particolare conto gli aspetti che riguardano il benessere del personale nell’accezione più ampia del termine. Il documento richiama, inoltre, la necessità di promuovere e favorire, in ogni sistema di prevenzione di qualunque rischio, un ambiente di lavoro sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto della libertà e dignità della persona in quanto diritti inviolabili di tutto il personale che a qualsiasi titolo lavora e opera all'interno dell'Istituto, delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad applicare, a garantire il rispetto del presente documento e di chi ha lavorato per la sua stesura. Atteggiamenti offensivi, molesti, violenti e lesivi della dignità e della professionalità dell’individuo sul luogo di lavoro, oltre a costituire fattori di rischio lavorativo, sono stigmatizzati dai “Codici” adottati dall’Ente

    Association of Variants in the SPTLC1 Gene With Juvenile Amyotrophic Lateral Sclerosis

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    Importance: Juvenile amyotrophic lateral sclerosis (ALS) is a rare form of ALS characterized by age of symptom onset less than 25 years and a variable presentation.Objective: To identify the genetic variants associated with juvenile ALS.Design, Setting, and Participants: In this multicenter family-based genetic study, trio whole-exome sequencing was performed to identify the disease-associated gene in a case series of unrelated patients diagnosed with juvenile ALS and severe growth retardation. The patients and their family members were enrolled at academic hospitals and a government research facility between March 1, 2016, and March 13, 2020, and were observed until October 1, 2020. Whole-exome sequencing was also performed in a series of patients with juvenile ALS. A total of 66 patients with juvenile ALS and 6258 adult patients with ALS participated in the study. Patients were selected for the study based on their diagnosis, and all eligible participants were enrolled in the study. None of the participants had a family history of neurological disorders, suggesting de novo variants as the underlying genetic mechanism.Main Outcomes and Measures: De novo variants present only in the index case and not in unaffected family members.Results: Trio whole-exome sequencing was performed in 3 patients diagnosed with juvenile ALS and their parents. An additional 63 patients with juvenile ALS and 6258 adult patients with ALS were subsequently screened for variants in the SPTLC1 gene. De novo variants in SPTLC1 (p.Ala20Ser in 2 patients and p.Ser331Tyr in 1 patient) were identified in 3 unrelated patients diagnosed with juvenile ALS and failure to thrive. A fourth variant (p.Leu39del) was identified in a patient with juvenile ALS where parental DNA was unavailable. Variants in this gene have been previously shown to be associated with autosomal-dominant hereditary sensory autonomic neuropathy, type 1A, by disrupting an essential enzyme complex in the sphingolipid synthesis pathway.Conclusions and Relevance: These data broaden the phenotype associated with SPTLC1 and suggest that patients presenting with juvenile ALS should be screened for variants in this gene.</p

    Rabobank : a process mining case study BPI Challenge 2014 report

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    The increased interest in the area of process improvement persuaded Rabobank Group ICT in examining its own Change-process in order to improve its competitiveness. The group is looking for answers about the effectiveness of changes applied as part of this process, with particular interest toward the presence of predictive patterns and their parameters. We conducted an analysis of the log using well established process mining techniques (i.e. Fuzzy Miner). The results of the analysis conducted on the log of the process show that a visible impact is missing

    Managing risk in process-aware information systems

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    This research contributes a fully-operational approach for managing business process risk in near real-time. The approach consists of a language for defining risks on top of process models, a technique to detect such risks as they eventuate during the execution of business processes, a recommender system for making risk-informed decisions, and a technique to automatically mitigate the detected risks when they are no longer tolerable. Through the incorporation of risk management elements in all stages of the lifecycle of business processes, this work contributes to the effective integration of the fields of Business Process Management and Risk Management
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